Nel periodo natalizio molti genitori possono avere la necessità di trovare una baby sitter che possa prendersi cura dei loro bambini nel tempo che serve per le compere necessarie, o quando sono al lavoro. E spesso si tratta di baby sitter improvvisate; magari una vecchia zia che non si vede da tempo e viene ‘rispolverata’ per il Natale o un’amica di lunga data che non ha figli e si mette a disposizione volentieri. Ma i rischi possono essere molti se alla tantissima buona volontà si mischia talvolta l’inesperienza come ricordano gli esperti. Per questo meglio stare attenti e non dimenticare alcune regole.
Cosa fare?
Lasciare sempre appuntati i numeri di entrambi i genitori, del pediatra e del centro anti-veleni. Secondo un sondaggio dell’Università del Michigan su 386 genitori con bimbi da zero a 5 anni meno della metà fornisce i contatti di emergenza chiave, come il cellulare e il numero di lavoro (48%), il numero del medico del bambino (47%) i contatti di un altro familiare o amico (42%).
Sapere esattamente come agire se c’è un problema che riguarda il bambino è cruciale e tanti possono essere gli errori. Sempre secondo lo stesso sondaggio Usa, in una situazione critica come il rischio di soffocamento del piccolo, infatti, la maggior parte degli adulti cercherebbe di rimuovere l’oggetto che sta causando il soffocamento, ma l’8% porterebbe il bimbo direttamente al Pronto Soccorso.
I genitori dovrebbero, secondo gli esperti, spiegare le loro preferenze su come gestire le varie situazioni, a partire anche dalla scelta di un eventuale ospedale in cui dirottare il piccolo. Senza dimenticare mai di specificare se il piccolo prende dei farmaci, ha problemi di salute o delle allergie.